Se vi aspettate che le
ragazze cattive raccontate e illustrate da Ann Shen in Bad
Girls Throughout History siano delinquenti, assassine, ladre o
qualsiasi altro luogo comune il termine “cattiva” vi porti alla mente
siete sulla strada sbagliata.
Per Ann Shen le storie
delle 100 donne raccolte in questo libro sono “cattive” perché per rompere
le regole socialmente accettate ci vuole cattiveria. La cattiveria di chi
va avanti e raggiunge i propri obiettivi senza lasciarsi intimorire dagli
avversari (e dalla società), senza lasciarsi scoraggiare, senza mollare e
rinunciare.
Un viaggio nella storia che
inizia nel Giardino dell’Eden, quando la pima moglie di Adamo, Lilith, si
rifiutò di essere sepolta al di sotto di Adamo, e pretese in segno
di uguaglianza di venire sepolta al fianco di lui. Il suo comportamento
venne considerato così cattivo da essere rappresentata come un demone e
non essere nemmeno menzionata nella Bibbia.
E termina con Malala
Yousafzai, attivista pakistana, la più giovane ad aver mai vinto il premio
Nobel per la Pace (è nata nel 1997) e che all’età di 11 anni ha sfidato il
regime talebano, sopravvivendo a un tentativo di assassinio e battendosi
affinché anche le ragazze potessero avere accesso all’istruzione.
Sono 100 le storie scelte
da Ann Shen, ma come lei stessa dice potrebbero essere molte di più,
perché cercando e scavando nel passato molte altre se ne possono trovare,
e perché per fortuna oggi le ragazze sono sempre più “cattive” e pronte a
battersi per i loro diritti.
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